Rosa canina

Nome scientifico: Rosa canina L.
Famiglia: Rosaceae

 

MORFOLOGIA
Portamento e dimensioni: arbusto legnoso, cespuglioso e spinoso, a foglia caduca, con profonde radici, in ambiente aperto si presenta come un arbusto tondeggiante alto 1-3 m, con ampia ramificazione; negli arbusteti, invece, è poco ramificato e tende ad arrampicarsi sugli arbusti circostanti.

Fusto: rami pendenti cosparsi di robuste e grosse spine, piegate o uncinate, per lo più con base ingrossata; rami secondari verdi.
Foglie: le foglie  imparipennate, alla base hanno 2 stipole lanceolate, sono costituite da 2÷3 paia di foglioline di colore verde tenero, ovali o ovato ellittiche, appuntite, generalmente glabre o lievemente pubescenti sul rachide, prive di peli ghiandolosi, dentellate ai margini.
Fiori: i fiori su peduncoli glabri, solitari o in gruppi di 2-3 , delicatamente profumati, presentano 5 sepali e 5 petali bianchi o rosati. I sepali sono concrescenti e formano un ricettacolo simile a una coppa chiusa che contiene molti ovari. I sepali, alla maturazione del frutto, sono per lo più rivolti all’indietro e presto caduchi. Fiorisce da marzo a luglio.
Frutti e semi: i frutti, detti cinorrodi, maturano in autunno e sono, in realtà, falsi frutti, piriformi, carnosi e glabri, solitamente portati da peduncoli lunghi 10-20 mm, di colore rosso vivo a maturità. Contengono molti acheni duri ricoperti di corti peli rigidi.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
Cresce in tutta Italia dal livello del mare fino a oltre 1.900 m. Cresce  nelle radure, al margine di boschi, nelle boscaglie degradate e, in qualità di arbusto pioniere, nei prati, pascoli, campi e vigneti abbandonati, su cumuli di sassi.
UTILIZZO
Erba acida, astringente, tonica, antinfiammatoria, antiallergica, blandamente diuretica, cicatrizzante, antisettica, vasoprotettrice. In medicina per uso interno: in caso di raffreddori, influenza, gastrite e diarrea. I frutti si usano per preparare sciroppo, impiegato come integratore alimentare, in particolare nella dieta dei neonati e usato dall’industria farmaceutica come aromatizzante delle medicine. Gli estratti dei frutti si aggiungono alle pastiglie di Vitamina C. I petali sono utili per combattere la diarrea, il mal di gola se spremuti, possono essere usati per preparare un buon collirio. Alcuni impiegano le foglie e i boccioli come blando lassativo e cicatrizzante; le galle ricche di tannino hanno proprietà astringenti e toniche.

Nella cosmesi la maschera di bellezza ottenuta frullando i cinorrodi freschi (tagliati, svuotati con cura e lavati più volte per eliminare i piccoli peli aguzzi che possono conficcarsi nella pelle) è una delle più efficaci per il suo effetto schiarente, levigante e tonificante della pelle.

Prima di assumere qualsiasi prodotto di origine vegetale (farmaco o non farmaco) per fini terapeutici o simil-terapeutici, è sempre opportuno rivolgersi preventivamente al proprio medico.

I frutti raccolti dopo la prima gelata, sono ottimi per preparare conserve e marmellate. Seccati e macerati in acquavite e zucchero danno un ottimo liquore; seccati e tritati si possono usare per fare tè e seccati e ridotti in farina sono stati utilizzati anticamente per fare una specie di pane. Una rosa lasciata riposare per una settimana nella grappa, conferirà alla stessa un colore rosato ed un aroma delicato, molto indicata nella grappa di moscato.

CURIOSITÀ
Gli steli della Rosa canina costituiscono i portainnesti ideali per le rose coltivate.

Narra la leggenda, che se oggi possiamo ammirare la bellezza della rosa, lo dobbiamo al dio del vino Bacco che , invaghitosi di una ninfa, tentò di conquistarla, ma lei fuggendo inciampò in un cespuglio. Cespuglio che per riconoscenza Bacco trasformò in rosa, facendogli spuntare splendidi fiori di un delicato color rosato, il colore delle guance della sua ninfa.

Lasciando la mitologia per la scienza, apprendiamo che la rosa è nata in realtà più di quaranta milioni di anni fa, datano a quel tempo i reperti fossili di questo fiore ritrovati nel Colorado e nell´Oregon.

Le rose erano già importanti nell’antichità dove venivano utilizzate nei rituali, nella fabbricazione di cosmetici, in profumeria e in campo medico.

Fu la poetessa greca Saffo (IV secolo a.C.) a definire la rosa “regina dei fiori”.

Gli Assiri, pare, furono i primi a scoprirne le virtù. In età romana si usavano i petali di rosa per fare “il piatto di rose con cervella, uova, vino e salsa di pesce”. Greci Romani e Persiani impiegavano diverse specie di rose a scopo terapeutico, nel 77 d.C. Plinio citava ben 32 disturbi che potevano essere curati con preparati a base di rose.

La famosa acqua di rose, venne inventata da Avicenna, un celebre medico persiano, tra il IX e il X secolo. Gli alchimisti persiani del XVI secolo producevano un essenza superiore per distillazione. L’essenza è un prodotto costosissimo, se si considera che per produrre 300 grammi di olio serve circa una tonnellata di petali, per questo motivo oggi viene largamente sintetizzata. Circa il 96% dei profumi femminili e il 46% di quelli maschili contengono essenza di rosa.

La rosa canina ha avuto un ruolo importante nella fornitura di vitamina C ai bambini britannici durante la seconda guerra mondiale (i suoi frutti erano detti “arance del nord”), in sostituzione della fonte normale degli agrumi (allora difficili da reperire).

Nel linguaggio dei fiori alla Rosa canina si attribuisce l’indipendenza, ma anche la poesia.

i rami della Rosa canina hanno sovente galle sferiche fatte di lunghi peli rossicci, dovute alla puntura di un imenottero, Rhodites rosea L.

Foto: gentilmente offerte da Claudio Farinati

Famiglia

Rosaceae

Specie

Rosa canina L.

Tipologia

Arbusto

Habitat

Aree antropizzate, Boschi e boscaglie, Incolti

Rosehip

Scientific Name: Rosa canina L.
Family: Rosaceae

MORPHOLOGY
Habit and size: Woody shrub, bushy and thorny, deciduous, with deep roots. In open environments, it appears as a rounded shrub, 1-3 m tall, with wide branching; in shrublands, it is less branched and tends to climb on surrounding shrubs.
Stem: Pendulous branches covered with robust and large thorns, bent or hooked, mostly with swollen base; green secondary branches.
Leaves: Leaves are odd-pinnate, with 2-3 pairs of leaflets at the base with lanceolate stipules, consisting of 2-3 pairs of leaflets, tender green in color, oval or ovate-elliptic, pointed, generally glabrous or slightly pubescent on the rachis, lacking glandular hairs, dentate margins.
Flowers: Flowers on glabrous peduncles, solitary or in groups of 2-3, delicately fragrant, with 5 spreading sepals and 5 white or pink petals. The sepals are connate, forming a closed cup-like receptacle containing many ovaries. Sepals, at fruit maturation, are mostly turned backward and soon caducous. It blooms from March to July.
Fruits and seeds: The fruits, called hips, ripen in autumn and are, in fact, false fruits, pear-shaped, fleshy, and glabrous, usually carried by peduncles 10-20 mm long, bright red when ripe. They contain many hard achenes covered with short rigid hairs.
DISTRIBUTION AND HABITAT
It grows throughout Italy from sea level to over 1,900 m. It grows in clearings, at the edge of woods, in degraded shrubberies, and as a pioneer shrub, in meadows, pastures, fields, and abandoned vineyards, on piles of stones.
USE
It is considered an acid herb, astringent, tonic, anti-inflammatory, antiallergic, mildly diuretic, healing, antiseptic, vasoprotective. In medicine for internal use: in case of colds, flu, gastritis, and diarrhea. The fruits are used to prepare syrup, used as a dietary supplement, especially in the diet of infants, and used by the pharmaceutical industry as a flavoring for medicines. Extracts of the fruits are added to Vitamin C tablets. The petals are useful for combating diarrhea, sore throat if squeezed, can be used to prepare a good eyewash. Some use the leaves and buds as a mild laxative and healing agent; galls rich in tannin have astringent and tonic properties.
In cosmetics, the beauty mask obtained by blending fresh hips (cut, carefully emptied, and washed several times to remove the small sharp hairs that can stick into the skin) is one of the most effective for its lightening, smoothing, and toning effect on the skin.
Before taking any plant-based product (medicinal or non-medicinal) for therapeutic or similar purposes, it is always advisable to consult your doctor.
The fruits collected after the first frost are excellent for preparing preserves and jams. Dried and macerated in brandy and sugar, they give an excellent liqueur; dried and ground, they can be used to make tea, and dried and ground into flour, they were used in ancient times to make a kind of bread. A rose left to rest for a week in grappa will give it a pink color and a delicate aroma, highly recommended in Moscato grappa.
INTERESTING FACTS
The stems of Rosa canina constitute the ideal rootstocks for cultivated roses.
Legend has it that if we can admire the beauty of the rose today, we owe it to the god of wine Bacchus, who, infatuated with a nymph, tried to conquer her, but she, fleeing, stumbled into a bush. Bush that, out of gratitude, Bacchus transformed into a rose, making it sprout splendid flowers of a delicate pink color, the color of the cheeks of his nymph.
Leaving mythology for science, we learn that the rose actually originated more than forty million years ago, as evidenced by the fossil remains of this flower found in Colorado and Oregon.
Roses were already important in antiquity where they were used in rituals, in the manufacture of cosmetics, perfumes, and in medicine.
It was the Greek poet Sappho (4th century B.C.) who defined the rose as the “queen of flowers.”
The Assyrians, it seems, were the first to discover its virtues. In Roman times, rose petals were used to make “rose dishes with brains, eggs, wine, and fish sauce.” Greeks, Romans, and Persians used different species of roses for therapeutic purposes, and in 77 A.D., Pliny mentioned as many as 32 disorders that could be treated with rose-based preparations.
The famous rose water was invented by Avicenna, a famous Persian doctor, between the 9th and 10th centuries. Persian alchemists of the 16th century produced a superior essence by distillation. The essence is a very expensive product, considering that about a ton of petals is needed to produce 300 grams of oil, which is why it is largely synthesized today. About 96% of women’s perfumes and 46% of men’s perfumes contain rose essence.
The rosehip played an important role in supplying vitamin C to British children during World War II (its fruits were called “northern oranges”), replacing the normal source of citrus (then difficult to obtain).
In the language of flowers, Rosa canina is attributed independence but also poetry.
The branches of Rosa canina often have spherical galls made of long reddish hairs, due to the sting of a hymenopteran, Rhodites rosea L.

Photo: kindly provided by Claudio Farinati

Famiglia

Rosaceae

Specie

Rosa canina L.

Tipologia

Arbusto

Habitat

Aree antropizzate, Boschi e boscaglie, Incolti