Papavero comune

Nome scientifico: Papaver rhoeas L.

Famiglia: Papaveraceae


MORFOLOGIA

Portamento e dimensioni: pianta  annua, erbacea, con radice bianca a fittone. Altezza 20÷80 cm.

Fusto: fusti eretti, ramificati e setolosi, ricoperti di peli lunghi e patenti.

Foglie: le foglie sono dotate di peli segosi e morbidi, quelle basali a rosetta sono pennatopartite con i segmenti lanceolati o ellittici e margine dentato, con apice acuto e base lungamente picciolata, le foglie cauline sono più semplici e sessili.


Fiori: i fiori solitari, sbocciano all’apice di lunghi peduncoli coperti di peli patenti, sono inodori, larghi 5÷7 cm, con i boccioli penduli prima della fioritura. Il calice è composto da 2 sepali setolosi, caduchi; la corolla ha 4 petali tondeggianti anch’essi molto effimeri (durano un giorno o poco più) di colore rosso vivo, macchiati alla base di nero. Numerosi stami di colore nerastro.  Fiorisce da marzo a settembre.

Frutti e semi: i frutti sono capsule ovali glabre, sormontate da uno stigma piatto, contenente numerosi piccoli semi, reniformi, grigiastri e reticolati che, a maturità escono dalle aperture poste sotto lo stigma. Ogni pianta produce mediamente da 10.000 a 20.000 semi che rimangono vitali nel terreno fino a 40 anni.

DISTRIBUZIONE E HABITAT

 

Cresce in tutta Italia dal livello del mare fino a 1.900 m. Specie sinantropica presente nei campi, negli incolti secchi e negli ambienti ruderali, ai bordi di strade e ferrovie; infestante dei cereali e delle colture. E’ una pianta alloctona di cui non si conosce la provenienza e il modo in cui è arrivata da noi (criptogenica).

UTILIZZI


Erba dolciastra, astringente, sedativa, ad azione analgesica, antispastica, antinfiammatoria, espettorante. Contiene l’alcaloide readina, ed alri alcaloidi ancora in fase di studio, resine, mucillagine e sostanze coloranti, la presenza di morfina e acido meconico (presente nell’oppio) non è ancora ben confermata. Con gli infusi di petali si ottengono dei blandi sedativi, calmanti per la tosse ed espettoranti. Veniva usato in passato, come rimedio contro la gotta e il fuoco di S. Antonio.

Contro il mal di denti, si usavano compresse imbevute d’infuso che veniva anche usato per massaggiare la pelle arrossata o contro le rughe. Prima di assumere qualsiasi prodotto di origine vegetale (farmaco o non farmaco) per fini terapeutici o simil-terapeutici, è sempre opportuno rivolgersi preventivamente al proprio medico.

Dai petali è possibile ottenere una tintura rossa per la presenza di antociani rosso vivo; tintura che veniva in passato utilizzata dalle donne per truccare labbra e guance.

Le tenere rosette delle foglie primaverili possono essere consumate in insalata, preferibilmente con altre erbe; sempre in miscuglio con altre erbe possono essere utilizzate per preparare torte salate, sformati o ripieni, oppure prima lessate e poi passate in padella con burro, aglio olio e peperoncino.

CURIOSITÀ

 

Fra i giochi poveri del passato, c’erano i “timbri” che si ottenevano premendo sulla fronte gli stimmi delle capsule fresche e le “bamboline” preparate dischiudendo i boccioli e tirando un poco fuori i petali raggrinziti, acconciandoli in modo da ottenere un vestitino.

Papaver rhoeas nel mondo anglosassone, è tradizionalmente dedicato alla memoria delle vittime della prima e della seconda guerra mondiale. In Inghilterra nell’Armistice day, è usanza portare un papavero rosso all’occhiello.

“Gli alti papaveri della politica” ma anche “Un grosso papavero gli ha procurato quella carica… ” sono frasi ancor oggi ricorrenti. Interessante è sapere che fu Tarquinio il Superbo, re di Roma, che per mostrare al figlio, come impossessarsi di Gabi (antica città del lazio), fece abbattere con un bastone i papaveri più alti del suo giardino, mostrandogli con un’immagine simbolica, che si dovevano prima di tutto eliminare i cittadini più autorevoli; a dare origine a questo modo di dire.

Lo schiocco del suo petalo posto sul pugno della mano e colpito con il palmo dell’altra mano era, nella tradizione popolare, una prova della fedeltà e dell’amore ricambiato.

Nel linguaggio dei fiori invece il papavero simboleggia l’orgoglio sopito.

 

Foto: gentilmente offerte da Claudio Farinati

Famiglia

Papaveraceae

Specie

Papaver rhoeas L.

Tipologia

Pianta erbacea

Habitat

Aree antropizzate, Coltivazioni, Incolti

Common Poppy

 

Scientific name: Papaver rhoeas L.

Family: Papaveraceae

 

MORPHOLOGY

 

Growth habit and size: An annual herbaceous plant with a white taproot. Height ranges from 20 to 80 cm.

 

Stem: Erect, branched, and bristly stems covered with long, spreading hairs.

 

Leaves: The leaves have soft, bristly hairs. Basal leaves form a rosette, are pinnately divided with lanceolate or elliptical segments, have a toothed margin, an acute apex, and a long petiole. Cauline leaves are simpler and sessile.

 

Flowers: Solitary flowers bloom at the apex of long, hairy peduncles, are odorless, and measure 5 to 7 cm in diameter, with pendulous buds before blooming. The calyx has 2 hairy, deciduous sepals. The corolla consists of 4 rounded petals, also very ephemeral (lasting a day or slightly more), bright red with black spots at the base. Numerous blackish stamens. It blooms from March to September.

 

Fruits and seeds: The fruit is a glabrous oval capsule topped with a flat stigma, containing numerous small, kidney-shaped, grayish, reticulated seeds, that are released through openings under the stigma when ripe. Each plant produces an average of 10,000 to 20,000 seeds that remain viable in the soil for up to 40 years.

 

DISTRIBUTION AND HABITAT

 

It grows throughout Italy from sea level up to 1,900 m. It is a synanthropic species found in fields, dry fallow lands, and ruderal environments, along roadsides and railways, often as a weed in cereal crops in cultivated lands. It is an allochthonous plant of unknown origin and means of arrival (cryptogenic).

 

USE

 

Papaver rhoeas has mild, astringent, sedative properties and is used for its analgesic, antispasmodic, anti-inflammatory, and expectorant effects. It contains the alkaloid rhoeadine, and other alkaloids still under study, resins, mucilage, and coloring substances. The presence of morphine and meconic acid (found in opium) is not yet confirmed. Infusions of the petals are used as mild sedatives, cough suppressants, and expectorants. Historically, it was used as a remedy for gout and shingles (St. Anthony’s fire). For toothache, compresses soaked in infusion were used, which was also applied to soothe red or wrinkled skin. Before taking any plant-based product (medicinal or non-medicinal) for therapeutic or similar purposes, it is always advisable to consult a doctor.

 

The petals can be used to obtain a red dye due to the presence of bright red anthocyanins; in the past, this dye was used by women to color their lips and cheeks. The tender rosettes of spring leaves can be eaten in salads, preferably mixed with other herbs; they can also be used mixed with other herbs to prepare savory pies, soufflés, or fillings, or first boiled and then sautéed in a pan with butter, garlic, oil, and chili pepper.

 

INTERESTING FACTS

 

In the past, a simple popular game was the “stamps” obtained by pressing fresh capsule stigmas on the forehead and the “dolls” prepared by opening the buds and slightly pulling out the crinkled petals to create a dress. In the Anglo-Saxon world, Papaver rhoeas is traditionally dedicated to the memory of World War I and II victims. In England, on Armistice Day, it is customary to wear a red poppy on one’s lapel. 

 

“The tall poppies of politics” and “A big poppy got him that position…” are phrases still common today. Interestingly, this saying originated with Tarquin the Proud, a king of Rome, who demonstrated to his son how to seize Gabii (an ancient city in Lazio) by cutting down the tallest poppies in his garden, symbolizing the need to eliminate the most influential citizens first. In popular tradition, snapping a poppy petal by placing it on a fist and striking it with the other hand was a test of loyalty and returned love. In the language of flowers, the poppy symbolizes dormant pride.

 

Photo: Kindly provided by Claudio Farinati

Famiglia

Papaveraceae

Specie

Papaver rhoeas L.

Tipologia

Pianta erbacea

Habitat

Aree antropizzate, Coltivazioni, Incolti