Rosmarino

Nome scientifico: Salvia rosmarinus Spenn.

Famiglia: Lamiaceae


MORFOLOGIA

Portamento e dimensioni: arbusto legnoso perenne sempreverde, alto fino a 2 metri, con corteccia bruno chiara. 


Fusto: ramosissimo con portamento a volte ascendente a volte prostrato, mai veramente eretto,


Foglie: foglie  lineari larghe 2-3 mm e lunghe 15-30 mm, revolute sul bordo, sessili, verde scure e lucide di sopra, bianco tomentose di sotto, opposte lungo i rami ed in fascetti ascellari.


Fiori: fiori raccolti in racemi ascellari brevi, generalmente nella parte superiore dei rami, ciascuno con 4-16 fiori. Calice campanulato bilabiato tomentoso di 5-6 mm diviso fino ad un terzo della lunghezza. Corolla azzurro-chiara o lilla, a volte rosea o bianca bilabiata a tubo sporgente, gonfia alla fauce, con labbro superiore dritto formato da due lobi connati e labbro inferiore trifido con lobo centrale più grande e concave e lobi laterali oblunghi e più o meno rivoluti. Fiorisce tutto l’anno.

Frutti e semi: frutto schizocarpico con 4 mericarpi (acheni) oblunghi, di color castano chiaro.

DISTRIBUZIONE E HABITAT

 

Cresce in tutta Italia dal livello del mare fino a 800 m. Presente lungo tutte le coste tirreniche e ioniche; sulle coste adriatiche fino al Molise; su tutte le isole; anche sulle rive occidentali del Garda. Coltivato e talvolta subspontaneo su quasi tutto il territorio.

UTILIZZO

 

Vennero individuate varie proprietà terapeutiche e soprattutto i medici arabi lo utilizzarono frequentemente, ben coscienti però che ad alte dosi può provocare spasmi e vertigini. L’imponente serie di applicazioni mediche basata sul Rosmarinus officinalis (stimolante nelle malattie dei nervi e nell’amenorrea, curativo di tumori, diarree croniche, cancrena, prolasso del retto e della vagina), certamente preziose in epoche prive di moderne ed efficaci terapie, risulta oggi ridimensionata.

Attualmente gli si riconoscono proprietà aromatizzanti, aperitive, digestive, antispasmodiche, diuretiche, balsamiche, antisettiche, rubefacenti, stimolanti. Dal Rosmarino si ottengono un olio essenziale ed estratti utilissimi in profumeria e cosmesi, in liquoreria e in farmacia. Per uso interno il Rosmarino ha proprietà digestive, antispasmodiche e carminative; stimola la diuresi e la sudorazione, regola il ciclo mestruale, fluidifica la secrezione bronchiale, seda le tossi convulse. Per uso esterno è soprattutto un buon antisettico. L’ olio essenziale ha ancora localmente proprietà stimolanti e rubefacenti utili per il trattamento di contusioni, dolori articolari e muscolari, reumatismi e torcicollo.

In cosmesi le lozioni e i bagni deodorano e purificano la pelle, le tinture rivitalizzano il cuoio capelluto, i dentifrici e i colluttori al Rosmarino rinforzano le gengive. Prima di assumere qualsiasi prodotto di origine vegetale (farmaco o non farmaco) per fini terapeutici o simil-terapeutici, è sempre opportuno rivolgersi preventivamente al proprio medico.

E’ incontrastato il successo del rosmarino nella cucina, dove insieme alla Salvia, al Timo e all’Alloro fornisce ininterrottamente da secoli il tipico aroma non solo a piatti di carne, pesce e selvaggina, ma anche a dolci semplici e popolari come il castagnaccio.

 

CURIOSITÀ


I fiori del rosmarino attirano in gran numero le api, che ne producono un miele dalle proprietà e dal sapore eccellente.

Dai litorali mediterranei il Salvia rosmarinus passò nei giardini e nelle giare dei conventi del Medio Evo, in quegli “hortuli” nei quali si coltivavano le 16 piante benefiche che hanno fatto la ricchezza terapeutica dell’Occidente medievale: 16 piante che, oltre al Rosmarino comprendevano l’Assenzio, il Crescione, il Finocchio, la Malva, il Fienogreco, il Giglio, il Ligustro, la Lunaria selvatica, il Melone, la Menta dalle foglie rotonde, il Pulegio, la Ruta, la Salvia, il Tanaceto e la Santoreggia, tutte piante della flora spontanea italiana.

 

Foto: gentilmente offerte da Claudio Farinati

Famiglia

Lamiaceae

Specie

Salvia rosmarinus Spenn.

Tipologia

Arbusto

Habitat

Pianta coltivata

Rosemary

 

Scientific Name: Salvia rosmarinus Spenn.

Family: Lamiaceae

 

MORPHOLOGY

 

Growth habit and size: Woody, perennial evergreen shrub, up to 2 m tall, with light brown bark.

 

Stem: Highly branched with a sometimes ascending, sometimes prostrate posture, never truly erect.

 

Leaves: Linear leaves, 2-3 mm wide and 15-30 mm long, revolute at the edges, sessile, dark green and glossy on top, white tomentose underneath, opposite along the branches and in axillary clusters.

 

Flowers: Flowers are grouped in short axillary racemes, generally in the upper part of the branches, each with 4-16 flowers. The calyx is bell-shaped, bilabiate, tomentose, 5-6 mm long, divided up to one-third of its length. The corolla is light blue or lilac, sometimes pink or white, bilabiate with a protruding tube, swollen at the throat, with a straight upper lip formed by two connate lobes and a trifid lower lip with a larger, concave central lobe and oblong, slightly revolute lateral lobes. Blooms all year round.

 

Fruits and seeds: Schizocarpic fruit with 4 oblong mericarps (achenes), light chestnut in color.

 

DISTRIBUTION AND HABITAT

 

It grows throughout Italy from sea level to 800 m. It is found along all the Tyrrhenian and Ionian coasts; on the Adriatic coast up to Molise; also found on all the islands and on the western shores of Lake Garda. Cultivated and sometimes naturalized over most of the territory.

 

USE

 

Various therapeutic properties were identified, and Arab physicians frequently used it, though aware that high doses could cause spasms and dizziness. Historically, Rosmarinus officinalis was used for a wide range of medical applications (stimulant for nerve diseases and amenorrhea, treatment for tumors, chronic diarrhea, gangrene, prolapse of the rectum and vagina), which were invaluable in times when modern and effective therapies were not available, though their importance has decreased with time.

 

Currently, rosemary is recognized for its aromatic, aperitive, digestive, antispasmodic, diuretic, balsamic, antiseptic, rubefacient, and stimulant properties. Essential oils and extracts from rosemary are widely used in perfumery, cosmetics, liquor making, and pharmacy. For internal use, rosemary has digestive, antispasmodic, and carminative properties; it stimulates diuresis and sweating, regulates the menstrual cycle, thins bronchial secretions, and soothes convulsive coughs. For external use, it is primarily a good antiseptic. The essential oil also has local stimulating and rubefacient properties useful for treating bruises, joint and muscle pain, rheumatism, and stiff necks.

 

In cosmetics, lotions and baths deodorize and purify the skin, tinctures revitalize the scalp, and toothpaste and mouthwashes with rosemary strengthen the gums. Before taking any plant-based product (medicinal or non-medicinal) for therapeutic or similar purposes, it is always advisable to consult a doctor.

 

The success of rosemary in cooking is undisputed. For centuries, along with sage, thyme, and bay leaf, rosemary has been giving a typical aroma to meat, fish, and game dishes, as well as to simple and popular desserts like chestnut cake.

 

INTERESTING FACTS

 

Rosemary flowers attract many bees, which produce honey with excellent properties and flavor. From Mediterranean coastal regions, Salvia rosmarinus found its way into the gardens and jars of medieval convents, in those “hortuli” where the 16 beneficial plants that constituted the therapeutic wealth of the medieval West were cultivated. These 16 plants, in addition to rosemary, included wormwood, watercress, fennel, mallow, fenugreek, lily, privet, wild honesty, melon, round-leaved mint, pennyroyal, rue, sage, tansy, and summer savory, all plants of the spontaneous Italian flora.

Photos: Kindly provided by Claudio Farinati

Famiglia

Lamiaceae

Specie

Salvia rosmarinus Spenn.

Tipologia

Arbusto

Habitat

Pianta coltivata