Arabetta comune

Nome scientifico: Arabidopsis thaliana (L.) Heynh. 

Famiglia: Brassicaceae 

 

MORFOLOGIA

 

Portamento e dimensioni: pianta annua a ciclo breve, alta fino a 50 cm.

 

Fusto: fusti eretti, gracili, spesso ramosi, lievemente pubescenti.

 

Foglie: foglie riunite in rosetta basale, con breve picciolo, lanceolate, sessili, acute, intere o dentellate, pelose per peli sparsi, le cauline poche o assenti.

 

Fiori: I fiori piccolissimi, con breve picciolo, sono di colore bianco, nascono lungo il fusto nella parte terminale e all’apice; hanno 4 sepali e 4 petali liberi.  Fiorisce due volte, da gennaio ad aprile e da agosto a ottobre.

 

Frutti e semi: i frutti sono sottili silique, glabre ed incurvate, con valve a nervatura centrale; all’interno 2 cavità contenenti circa 30 semi ovoidali, che a maturazione assumono colore arancio.

 

DISTRIBUZIONE E HABITAT

 

Diffusa in tutta Italia nei campi di cereali, negli orti, sulle rocce e nei vecchi muri, a quote comprese tra 0 e 2.000 m.

 

UTILIZZI

 

E’ la regina delle piante cavia, impiegata ormai da tempo, nella ricerca sperimentale: è un organismo modello.

Da esso i genetisti hanno appreso come proteggere il grano dalle malattie, come far maturare i pomodori e persino come raddoppiare il raccolto dei semi per la produzione di olio di colza. La dimensione ridotta, il tempo di crescita veloce e la piccola quantità di DNA rendono questa pianta facilmente gestibile nell’analisi genetica. Ogni pianta impiega solo 6 settimane a crescere e a produrre 5.000 semi. I botanici possono trarne geni a volontà e osservarne le conseguenze nel giro di poche settimane. Cosa più importante per la genetica, il genoma di quest’erba è insolitamente compatto. I suoi 115 milioni di coppie dei blocchi base di nucleotidi compongono 5 cromosomi e includono circa 26.000 geni. Ciò lo rende 30 volte più piccolo del genoma umano, e molte volte più piccolo dei genomi della maggior parte delle piante, inclusi quelle delle coltivazioni

Questa piccola erba selvatica, è la prima pianta ad avere il suo genoma completamente messo in sequenza. Un consorzio mondiale di botanici ha coronato un lavoro decennale pubblicandone il genoma sulla rivista Nature.

Gli studiosi pensano di trarne informazioni vitali sui segreti genetici di tutte le piante, aiutando gli scienziati a trasformare le coltivazioni, di modo che il mondo possa essere nutrito senza danni all’ambiente.

Si è scoperto che circa 200 geni somigliano ai geni umani collegati alle malattie. Tra questi, i geni per la riparazione del DNA, che se danneggiati causano i tumori, ed altri collegati all’invecchiamento.

Un società danese di bio-tech, l’Aresa, ha modificato geneticamente l’Arabidopsis thaliana i cui petali ora diventano rossi quando la pianta entra in contatto con il biossido d’azoto, sostanza che evapora dalle mine sepolte nel sottosuolo.

 

CURIOSITÀ

 

Nel 1777, il botanico e farmacista britannico William Curtis, aveva descritto l’ Arabidopsis come una pianta “di nessuna particolare utilità né virtù”. Il primo mutante di Arabidopsis è stato identificato da Alexander Braun nel 1873 oggi è noto come Agamosus, il gene responsabile è stato clonato nel 1990. Friedrich Laibach pubblicò il numero di cromosomi di Arabidopsis nel 1907 e nel 1953 propose di usare la pianta come modello. Erna Reinholz una sua studentessa, descrisse nella sua tesi nel 1945, la prima collezione di mutanti di Arabidopsis, generati usando la mutagenesi indotta da X-ray.

Verso la metà degli anni 60, esattamente nel 1964, fu creata la newsletter Arabidopsis Information Service, nel 1965 in Germania, si tenne la International Arabidopsis Conference, il primo convegno internazionale. Negli anni 80, sostituendo il mais, Arabidopsis cominciò ad essere usata in tutto il mondo per le ricerche di laboratorio, divenendo organismo modello per la genetica vegetale.

Grazie alla sua adozione come organismo modello, Arabidopsis è stata la prima pianta di cui si è sequenziato, con uno sforzo internazionale di numerosi gruppi di ricerca, il genoma. La prima bozza è stata pubblicata nel 2000 e il sequenziamento del DNA di questa specie è stato completato nel 2001. Oggi, sono migliaia i gruppi in tutto il mondo, che concentrano le proprie ricerche su questa pianta.

 

Foto: su licenza gratuita di Saxifraga e Ed Stikvoort, Rutger Barendse, Jan van der Straaten

Famiglia

Brassicaceae

Specie

Arabidopsis thaliana (L.) Heynh.

Tipologia

Pianta erbacea

Habitat

Aree antropizzate, Coltivazioni, Rocce e pietraie

Common Thale Cress

 

Scientific name: Arabidopsis thaliana (L.) Heynh. 

Family: Brassicaceae

 

MORPHOLOGY

 

Growth habit and size: Annual plant with a short lifecycle, up to 50 cm tall.

 

Stem: Erect, slender, often branched stems, slightly pubescent.

 

Leaves: Leaves arranged in a basal rosette, with short petioles; lanceolate, sessile, acute, entire or toothed, hairy with scattered hairs; few or absent cauline leaves.

 

Flowers: Very small flowers, with short pedicels, white in color, born along the upper part of the stem and at the apex; have 4 sepals and 4 free petals; blooms twice, from January to April and from August to October.

 

Fruits and seeds: The fruits are thin, glabrous and curved siliques with a midrib; inside there are 2 cavities containing about 30 ovoid seeds that turn orange when mature.

 

DISTRIBUTION AND HABITAT

 

Widespread throughout Italy in cereal fields, vegetable gardens, on rocks, and old walls, at altitudes between 0 and 2,000 m.

 

USES

 

This plant is the queen of model organisms, extensively used in experimental research. Geneticists have learned from it how to protect wheat from diseases, how to ripen tomatoes, and even how to double the yield of seeds for rapeseed oil production. Its small size, rapid growth cycle, and small amount of DNA make it easily manageable for genetic analysis. Each plant takes only 6 weeks to grow and produce 5,000 seeds. Botanists can extract genes from it and observe the effects within a few weeks. Most importantly for genetics, this plant’s genome is unusually compact. Its 115 million base pairs of nucleotide building blocks make up 5 chromosomes and include about 26,000 genes. This makes it 30 times smaller than the human genome and many times smaller than the genomes of most plants, including crop plants. This small wild herb is the first plant to have its genome completely sequenced. A global consortium of botanists crowned a decade-long effort by publishing its genome in the journal Nature. Researchers hope to get vital insights into the genetic secrets of all plants, helping scientists transform crops so that the world can be fed without harming the environment. It has been found that about 200 genes resemble human genes linked to diseases, including genes for DNA repair, which cause cancer when damaged, and others linked to aging. A Danish biotech company, Aresa, has genetically modified Arabidopsis thaliana so that its petals turn red when the plant comes into contact with nitrous oxide nitrogen dioxide (NO2), a substance that evaporates from buried landmines.

 

INTERESTING FACTS

 

In 1777, British botanist and pharmacist William Curtis described Arabidopsis as a plant “of no particular utility or virtue”. The first mutant of Arabidopsis was identified by Alexander Braun in 1873, known today as Agamosus and the responsible gene was cloned in 1990. Friedrich Laibach published the number of chromosomes of Arabidopsis in 1907 and proposed using the plant as a model in 1953. His student Erna Reinholz described the first collection of Arabidopsis mutants generated using X-ray induced mutagenesis in her thesis in 1945. In 1964, the Arabidopsis Information Service newsletter was created, and the first International Arabidopsis Conference was held in Germany in 1965. In the 1980s, Arabidopsis began to be used worldwide in laboratory research, becoming a model organism for plant genetics, replacing maize. Thanks to its adoption as a model organism, Arabidopsis was the first plant to have its genome sequenced through an international effort by numerous research groups. The first draft was published in 2000, and the DNA sequencing of this species was completed in 2001. Today, thousands of research groups worldwide focus their studies on this plant.

 

Photo: Under a free license from Saxifraga, Ed Stikvoort, Rutger Barendse, Jan van der Straaten

Famiglia

Brassicaceae

Specie

Arabidopsis thaliana (L.) Heynh.

Tipologia

Pianta erbacea

Habitat

Aree antropizzate, Coltivazioni, Rocce e pietraie